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Obbligo Polizze Catastrofali

Polizza catastrofale obbligatoria dal 2025: cosa prevede la norma e come proteggere la tua impresa

November 30, 202511 min read

Perché è stata introdotta questa norma: Negli ultimi anni l’Italia ha dovuto affrontare disastri naturali sempre più frequenti e devastanti, terremoti, alluvioni, frane, con costi enormi per lo Stato e per le imprese. Il Governo ha quindi introdotto un obbligo assicurativo contro gli eventi catastrofali per le aziende, inserito nella Legge di Bilancio 2024. Lo scopo è creare un sistema di gestione del rischio condiviso: non più contare solo sugli aiuti pubblici dopo le emergenze, ma coinvolgere anche il settore privato attraverso le assicurazioni. Questa scelta nasce dalla consapevolezza che il territorio italiano è particolarmente esposto a calamità naturali e i costi per risarcire i danni stavano diventando insostenibili per le casse pubbliche. In altre parole, la norma vuole assicurare un “ombrello protettivo” a tutte le imprese e rendere il tessuto produttivo più resiliente di fronte a terremoti, alluvioni e altri disastri, senza dipendere esclusivamente dagli aiuti statali.

L’obbligo assicurativo: chi riguarda e da quando

Chi deve assicurarsi: L’obbligo di sottoscrivere una polizza contro calamità naturali riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia (o estere con stabile organizzazione in Italia) iscritte al Registro delle Imprese, indipendentemente dal settore o dalla forma giuridica.. Unica eccezione: le imprese agricole (art. 2135 c.c.), che già dispongono di un fondo mutualistico dedicato e sono esentate dall'obbligo. In pratica, sono coinvolti artigiani, commercianti, piccole, medie e grandi aziende di ogni categoria. Anche i professionisti e le ditte individuali che hanno obbligo di iscrizione camerale rientrano nell’obbligo: ad esempio uno studio che risulta impresa agli effetti di legge deve adeguarsi.

Cosa bisogna assicurare: La polizza obbligatoria deve coprire i beni materiali dell’azienda contro danni causati da eventi catastrofali naturali. In particolare, si fa riferimento agli immobili, impianti, macchinari e attrezzature utilizzati per l’attività d'impresa. Questo include gli immobili a uso produttivo (capannoni, uffici, laboratori, magazzini, ecc.) e i beni strumentali (macchinari industriali, attrezzature, impianti) di proprietà dell’azienda. Importante: l’obbligo copre i beni “a qualsiasi titolo impiegati” nell'attività. Ciò significa che anche se i locali o i macchinari sono in affitto o leasing, l’azienda utilizzatrice deve assicurarsi che siano coperti (qualora il proprietario non abbia già provveduto a una polizza analoga). Sono invece esclusi i beni già coperti da un’assicurazione contro eventi catastrofali stipulata da altri soggetti (per esempio, se il locatore ha già assicurato l’immobile, l’affittuario non deve duplicare la copertura. Restano fuori dall’obbligo gli edifici abusivi o fuori norma, che non possono essere assicurati per legge.

Da quando scatta l’obbligo: La normativa è entrata in vigore in modo graduale, con scadenze differenziate in base alla dimensione d'impresa.

  • Grandi imprese: adeguamento entro 31 marzo 2025 (con una tolleranza di 90 giorni per l’applicazione di sanzioni).

  • Medie imprese: adeguamento entro 1 ottobre 2025 (originariamente 30 settembre 2025, poi slittato di un giorno essendo il 30/9 festivo).

  • Micro e piccole imprese: adeguamento entro 31 dicembre 2025.

  • Imprese della pesca e acquacoltura: adeguamento entro 31 dicembre 2025 (equiparate alle piccole imprese)..

In altre parole, dal 1° gennaio 2026 tutte le attività produttive dovranno essere coperte da una polizza eventi catastrofali. Chi non rispetta l’obbligo va incontro a conseguenze importanti: non sono previste multe dirette al momento, ma le imprese inadempienti verranno escluse dall’accesso a diversi incentivi e agevolazioni pubbliche. Il Ministero ha stabilito che, per le domande di contributi pubblici presentate dopo certe date, sarà necessario dimostrare di avere la copertura assicurativa obbligatoria. Ad esempio, per le piccole e micro imprese questo requisito verrà verificato per qualunque domanda di agevolazione presentata dal 1° gennaio 2026. Tra i finanziamenti e bandi da cui si rischia l’esclusione in caso di mancata polizza ci sono i Contratti di Sviluppo, i fondi per aree di crisi industriale, incentivi per start-up innovative, progetti di ricerca e molti altri programmi di sostegno alle imprese. È quindi fondamentale mettersi in regola non solo per protezione propria, ma anche per non precludersi opportunità di finanziamento pubblico.

Eventi catastrofali in Italia: un rischio reale per le imprese

Un vigile del fuoco al lavoro dopo un’alluvione in Emilia-Romagna (2023). Eventi come questo hanno colpito duramente molte aziende italiane, spingendo il legislatore a rendere obbligatoria l’assicurazione catastrofale.

L’obbligo assicurativo nasce da una realtà di fatto: il nostro Paese è tra i più vulnerabili d’Europa di fronte alle calamità naturali. Basta sfogliare le cronache dell’ultimo decennio per trovare esempi di eventi catastrofici che hanno devastato intere aree produttive. Dal terremoto dell’Aquila nel 2009 a quello dell’Emilia nel 2012, fino alle drammatiche scosse in Centro Italia del 2016-2017; dalle alluvioni in Liguria e Toscana, fino alla recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2023, le imprese italiane hanno pagato un prezzo altissimo. Secondo un’analisi della Banca d’Italia, dal 2009 ad oggi i disastri naturali hanno causato circa 30 miliardi di euro di danni al sistema produttivo italiano. Solo il terremoto in Emilia del 2012, – che colpì una delle zone industriali più importanti del Paese, provocò oltre 20 miliardi di euro di perdite. Anche le alluvioni e le frane fanno la loro parte: si stimano in almeno 2,4 miliardi di euro i danni da inondazioni nel periodo considerato, e purtroppo l’intensificarsi degli eventi meteo estremi lascia prevedere cifre in aumento.

A livello territoriale, praticamente tutta l’Italia è esposta a qualche rischio naturale. Circa 95% dei Comuni italiani è a rischio idrogeologico (frane, alluvioni o erosione costiera) e oltre il 40% delle abitazioni si trova in zone a medio-alto rischio sismico. In totale, oltre l’80% degli edifici residenziali è esposto ad almeno un pericolo naturale significativo. Se il patrimonio abitativo e civile è così vulnerabile, lo stesso vale per capannoni, negozi, laboratori e infrastrutture aziendali disseminati sul territorio. Il cambiamento climatico sta aggravando la frequenza e la gravità di alcuni fenomeni: ad esempio, nel 2023 si è registrato un numero record di 142 catastrofi naturali assicurate a livello globale, con perdite sopra i 100 miliardi di euro per il quarto anno consecutivo. Anche in Italia, gli ultimi anni hanno visto nubifragi eccezionali, bombe d’acqua e alluvioni lampo colpire aree non abituate a tali eventi, mettendo in crisi molte attività.

Il paradosso italiano è che, pur essendo così esposta, finora la maggior parte delle imprese non si è mai dotata di un’assicurazione contro questi rischi. Prima dell’entrata in vigore della nuova norma, la stragrande maggioranza delle aziende – soprattutto tra le piccole realtà – operava scoperta: si stima che solo il 5% circa dei 4,5 milioni di imprese italiane avesse una copertura assicurativa adeguata contro le calamità naturali, In particolare, solo il 4% delle microimprese e il 19% delle piccole imprese risultavano assicurate, contro il 72% delle medie e quasi il 97% delle grandi aziende. Questo significa che oltre 9 micro-imprese su 10 erano del tutto prive di polizze catastrofali, nonostante proprio le realtà minori siano quelle che faticano di più a riprendersi dopo un disastro. Infatti, i dati ci dicono che un evento grave può compromettere seriamente i bilanci aziendali: in un anno sono stati stimati circa 3 miliardi di euro di perdite per le micro e piccole imprese colpite da calamità, spesso non compensate interamente dai ristori pubblici. Molte piccole aziende, senza assicurazione, in caso di terremoto o alluvione si sono trovate costrette a chiudere o ad affrontare anni di difficoltà. Anche quelle che “sopravvivono” all’evento spesso registrano utili più bassi per lungo tempo: uno studio ha rilevato che, a distanza di quattro anni, il profitto di un’impresa colpita resta in media inferiore dell’1% rispetto a un’azienda simile che non ha subito danni.

Questi numeri spiegano bene perché lo Stato ha reso obbligatoria la polizza catastrofale. Da un lato c’è l’urgenza di ridurre il “protection gap”, cioè il divario tra perdite subite e perdite assicurate. Dall’altro c’è la presa di coscienza che le sole risorse pubbliche non bastano più: secondo il Consorzio CINEAS, i danni da calamità costano allo Stato italiano circa 3,5 miliardi di euro l’anno in media, fondi che potrebbero essere meglio impiegati in prevenzione. Ecco perché il messaggio oggi è chiaro: assicurarsi non è solo prudente, è necessario. Proteggere la propria impresa con una polizza contro terremoti, alluvioni e altri eventi estremi significa salvaguardare anni di lavoro e investimenti, e contribuire a un sistema Paese più resiliente.

Vantaggi di attivarsi prima della scadenza

Alla luce di quanto detto, l’obbligo di legge non andrebbe visto solo come una scadenza burocratica, ma come un’opportunità per riflettere sulla gestione del rischio nella tua azienda. Muoversi per tempo, anzi in anticipo rispetto al termine del 31 dicembre 2025, può portare diversi vantaggi concreti:

  • Protezione immediata: Aspettare l’ultimo momento espone la tua attività inutilmente. Un evento catastrofale può colpire in qualsiasi momento – come recita un nostro motto, terremoti, alluvioni e frane non aspettano. Attivando subito una polizza, sei coperto già da ora. In caso (speriamo di no!) di un’alluvione o un sisma prima della fine del 2025, riceveresti l’indennizzo assicurativo, mentre chi avesse rimandato la sottoscrizione resterebbe senza alcun aiuto concreto. Insomma, prima ti assicuri, prima dormi sonni tranquilli.

  • Vantaggi economici e migliori condizioni: Anticipare l’adeguamento potrebbe anche farti risparmiare sui costi della polizza o garantirti condizioni più favorevoli. Le compagnie assicurative stanno lanciando prodotti dedicati (“Cat Nat”) e in questa fase competitiva offrono premi introduttivi potenzialmente vantaggiosi. Inoltre, sottoscrivendo ora potresti bloccare un certo premio per i prossimi anni. È plausibile che, con l’avvicinarsi della scadenza obbligatoria, ci sarà un boom di richieste e i prezzi potrebbero aumentare a causa dell’elevata domanda o di nuove valutazioni del rischio. Anche alcuni recenti eventi (come le alluvioni dell’ultimo periodo) potrebbero incidere sui premi futuri nelle aree più esposte. Muoversi per tempo mette al riparo da questi possibili rincari. Diverse offerte promozionali presenti sul mercato premiano le adesioni anticipate: ad esempio, ci sono compagnie che regalano servizi aggiuntivi o sconti a chi attiva la polizza catastrofale entro una certa data. Informarsi ora significa avere il tempo di confrontare le opzioni e scegliere la soluzione con il miglior rapporto coperture/costo, senza la fretta dell’ultimo minuto.

  • Gestione del rischio più efficiente: Dotarsi in anticipo di una copertura contro calamità naturali rientra in una sana strategia di risk management aziendale. Significa valutare subito l’esposizione della propria impresa (magari facendo un check-up dei rischi: sei in zona sismica? in area alluvionale?) e prendere provvedimenti di conseguenza. Spesso, dialogando con un consulente assicurativo, emergeranno aspetti importanti: ad esempio, potresti scoprire che migliorare certi elementi strutturali o impiantistici riduce sia il rischio di danni sia il premio assicurativo. Partire per tempo consente di pianificare eventuali interventi di prevenzione (come installare sistemi anti-intrusione d’acqua, rafforzare scaffalature antisismiche, ecc.) e contestualmente ottenere la polizza più adatta. In questo modo, arrivi alla scadenza di legge non solo in regola, ma anche con un’azienda più sicura e preparata. Al contrario, attendere fino a fine 2025 per assicurarsi potrebbe voler dire doversi accontentare di condizioni standard e non avere il tempo di personalizzare la polizza sulle tue reali esigenze.

In sintesi, attivarsi subito conviene: diluisci il costo nel tempo, eviti sorprese sul premio, metti al sicuro la tua impresa ora e per il futuro. Inoltre dimostri ai tuoi stakeholder (soci, clienti, fornitori) di aver a cuore la continuità operativa e la solidità dell’azienda, aspetti che oggi rientrano a pieno titolo nella responsabilità d’impresa.

UniPoste Nettuno al tuo fianco: la polizza Dinamica Plus Eventi Catastrofali

Come UniPoste Nettuno, siamo pronti ad assisterti nell’affrontare questa nuova obbligatorietà in maniera semplice e vantaggiosa. La nostra agenzia offre consulenza dedicata sulla polizza Dinamica Plus Eventi Catastrofali, un prodotto assicurativo completo pensato proprio per proteggere le imprese da terremoti, alluvioni, inondazioni, frane e altri disastri naturali. Grazie alla collaborazione con primarie compagnie assicurative, ti aiutiamo a scegliere la copertura su misura per la tua impresa, tenendo conto del tuo settore, della localizzazione geografica e del valore dei beni da assicurare.

Cosa offre Dinamica Plus Eventi Catastrofali: una copertura modulare e flessibile, che può comprendere – oltre alle garanzie obbligatorie per legge – anche estensioni opzionali (ad esempio, copertura di fenomeni atmosferici aggiuntivi o tutela dal fermo di attività in caso di evento). Il tutto con premi competitivi e la possibilità di frazionare il pagamento. Attivando la polizza ora, eviti il rischio di ritrovarti sotto pressione a ridosso della scadenza e puoi usufruire delle attuali condizioni di mercato. Molti dei nostri clienti hanno già scelto di giocare d’anticipo, scoprendo che proteggere la propria azienda non solo è doveroso, ma è anche più semplice di quanto si pensasse.

Contattaci per una consulenza personalizzata: Non aspettare oltre: mettiti in regola e metti al sicuro il tuo business! I consulenti di UniPoste Nettuno sono a tua disposizione per fornirti informazioni, preventivi gratuiti e tutto il supporto necessario sulla polizza Dinamica Plus Eventi Catastrofali. Insieme valuteremo i rischi specifici della tua attività e le soluzioni più adatte per garantirti serenità. Puoi contattarci oggi stesso via email, telefono o venire a trovarci in sede: ti guideremo passo dopo passo nell’adesione alla polizza catastrofale obbligatoria, trasformando un adempimento di legge in un’occasione per proteggere davvero ciò che hai costruito.

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